Le “Polizie” di Mussolini – Pillole di Storia

Per mantenere il potere e reprimere il dissenso, limitando al contempo gli eccessi delle fazioni politiche amiche – utili al regime per conquistare il potere, ma diventate dannose dopo – Benito Mussolini decise di istituire diversi corpi di polizia, più o meno segreta, di cui soltanto alcune hanno avuto, nel corso del tempo, una notorietà tale da finire nei libri di storia.

Tutti conosceranno la celeberrima OVRAOrganizzazione di Vigilanza e Repressione dell’Antifascismo», anche se gli storici non sono ancora riusciti a concordare su un univoco significato della sigla), la polizia politica del regime, i cui membri continueranno ad operare anche dopo la fine del regime in altri corpi della neonata Repubblica Italiana. Nacque nel 1926 con l’obiettivo di raccogliere informazioni da inserire in appositi rapporti da sottoporre all’attenzione dello stesso Duce, il quale prendeva visione di quanto scritto – all’interno del rapporto era contenuto anche un “suggerimento” di pena – e decideva di conseguenza. I provvedimenti andavano dalla (grave) denuncia al Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato al deferimento alle commissioni per il confino di polizia o alla semplice diffida.

In foto (a destra), l’uomo che l’OVRA e personalità di spicco del Fascismo, tanto da essere soprannominato il “viceduce”, Arturo Bocchini.

Ma non esisteva soltanto l’OVRA. Erano diverse le “polizie” che il regime aveva creato per conservare il potere all’interno dei vari gangli in cui si articolava la società italiana. Anche la MVSN (Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, comunemente note come “camicie nere”) aveva un reparto di polizia politica noto come UPI (Ufficio Politico Investigativo). C’era anche la famigerata e semi-sconosciuta “Polizia del Viminale”, la Ceka fascista – fu il primo corpo creato da Mussolini, su modello della Ceka russa – che si occupò dell’affaire Matteotti; nonché il SIM (Servizio Informazioni Militare), uno dei più articolati, corposi ed efficienti servizi segreti d’Europa. I militari del SIM si occuparono, tra le altre cose, di individuare ed eliminare due antifascisti eccellenti come Carlo e Nello Rosselli, i quali erano riparati in Francia per sfuggire alle sevizie del regime. Furono, forse, i successi operativi del servizio a convincere gli americani dell’OSS a tenere in vita il SIM anche dopo la fine del conflitto, affidando le attività di controspionaggio a Giovanni Carlo Re nella nuova denominazione di Ufficio I dello Stato Maggiore – poi SIFAR.

Il regime fascista si servì anche di una fitta rete consolare e diplomatica per scrutare gli orientamenti degli altri Paesi e per rintracciare i dissidenti emigrati all’estero. Si assisteva, insomma, al classico fenomeno di identificazione del partito unico con le strutture istituzionali dello stato, come accadeva nella Germania nazista e in Unione Sovietica.

La necessità di “sapere tutto” e di “essere ovunque” da parte del Fascismo diede luogo a una speciale collaborazione tra il Ministero degli Esteri e quello dell’Interno. Le spie soggiornavano (oppure si identificavano) con il personale diplomatico delle ambasciate e dei consolati. Non a caso, Benito Mussolini tenne l’interim di entrambi i ministeri per diversi anni. Tra le principali “sedi” di questa insana collaborazione spicca il Consolato generale d’Italia a Nizza, cioè in Francia, dove si concentravano la maggior parte degli esuli dello stivale. Questo perché i diplomatici godevano di uno speciale status diplomatico e di una certa libertà di movimento che gli permettevano di svolgere le loro attività sotterranee senza incontrare particolari difficoltà.

Pillola di storia a cura di Donatello D’Andrea

Fonti per Approfondire:

Documentario RAI sull’OVRA: https://www.raiplay.it/video/2019/04/Passato-e-Presente-Ovra-la-polizia-del-regime-5e73d1ed-26fc-4414-b981-7c8876b46b51.html

Articolo de Ildolomiti sulla Ceka fascista: https://www.ildolomiti.it/societa/2021/una-ceka-fascista-per-eliminare-i-nemici-del-fascismo-chi-erano-e-per-chi-agivano-gli-assassini-di-matteotti

Libro sulla storia dei servizi segreti italiani: https://www.amazon.it/servizi-segreti-italiani-Dallunit%C3%A0-dItalia/dp/8873516394

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Fonte immagine: Il Riformista

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