Inchiesta – Ustica 37 anni dopo: poca chiarezza e tante domande

27 Giugno 1980 – Ustica (Mar Tirreno), un aereo della compagnia Itavia partito dall’aereporto di Bologna che fa scalo a Palermo improvvisamente si squarciò in volo e cadde nelle acque del mare. Nessun superstite e 81 morti.

27 Giugno 2017, dopo ben 37 anni la faccenda è ancora avvolta dal mistero, tante domande, tante versioni e tanti dubbi. I “tanti” si moltiplicano giorno per giorno, le certezze invece sono poche…anzi nulle. Ma partiamo dall’inizio.

Nel corso degli anni nella vicenda furono coinvolti gli USA, la Francia e la Libia e le loro rispettive aviazioni. Infatti l’ipotesi più accreditata è quella di un missile che ha colpito per errore, durante una esercitazione della Marina Franco-Americana nel Mar Tirreno, il DC-9 dell’Itavia facendolo precipitare. Altre ipotesi, subito smentite, riguardano un cedimento strutturale o un attentato terroristico.

Circa 10 anni fa, il Presidente Cossiga attribuì le responsabilità dell’accaduto ad un missile lanciato da un bombardiere francese, poiché esso era destinato ad abbattere l’aereo su cui si sarebbe trovato il dittatore libico Gheddafi. Tesi analoga è alla base della conferma, da parte della Corte di Cassazione, della condanna al pagamento di un risarcimento ai familiari delle vittime, inflitta in sede civile ai Ministeri dei Trasporti e della Difesa dal Tribunale di Palermo.

I procedimenti penali per alto tradimento, a carico di quattro esponenti dei vertici militari italiani, si sono conclusi con l’assoluzione degli imputati. Altri procedimenti a carico di militari (circa 80) del personale AM si sono conclusi con condanne per vari reati, tra i quali falso e distruzione di documenti. Ovviamente tale accadimento ha posto fine alla “carriera” dell’azienda Itavia, che nel dicembre dello stesso anno ha cessato le operazioni e ha dichiarato fallimento.

Purtroppo questa è, a detta di molti, la verità “ufficiale” inventata dal SISMI, il servizio segreto italiano. Vi riporterò una versione alternativa ma che è stata condivisa da più persone.

Ricordate sono SOLO IPOTESI.

Si tratterebbe di terrorismo internazionale. Si, un atto di terrorismo internazionale posto in essere dal governo di Israele ha annientato 81 vite (inclusi due neonati) ed in seguito, oltre una ventina di testimoni scomodi (vedi i “guasti” durante l’esibizione della nostra Aereonautica in Germania). L’ordine fu dato dal primo ministro israeliano, per cercar di fermare la cooperazione nucleare di Francia e Italia verso l’Iraq. In realtà, era previsto l’abbattimento di un velivolo francese, ma il Governo Italiano usò come vittima sacrificale il volo di linea, per coprirne un altro decollato da Marsiglia in rotta verso Bagdad, con un carico di uranio arricchito.

Anche la casta politica italiana, come si può ben notare, è responsabile della strage di 81 persone a bordo del Dc 9 Itavia, soprattutto per aver coperto la vicenda e cosa non meno importante la verità. Ma anche per aver usato il DC9 Itavia, facendo credere ai sionisti che si trattasse dell’aereo francese che trasferiva in Iraq l’uranio arricchito al 93 per cento. La partita è a tre: Israele, Francia e Italia, mentre Washington ha sempre coperto Tel Aviv.

La magistratura, come sempre, non ha minimamente toccato i politici al vertice per conto terzi dell’Italia, accontentandosi di accusare i militari usciti comunque puliti. Quando la classe politica ha imposto il segreto di Stato relativo alla strage di Ustica e ad Israele, La giustizia non ha fiatato. Perché?.

A conferma di questa tesi esiste una lettera di “Mister Shamir”, che consiglia ai governani italiani di interrompere la fornitura di tecnologia e di materiale nucleare da parte nostra all’Iraq. Inoltre prima del suddetto avvenimenti terroristico nel 1973 e nel 1979 furono compiuto degli attentati terroristici (ricordate Argo 16?) contro la Francia e l’Italia…che combinazione. Nonostante però gli avvertimenti, il Governo fece orecchie da mercante. I risultati si son visti, reazione israeliana e morte di innocenti.

A conferma del “metodo” di bombardamento, gli Israeliani nel giugno del 1981, un anno dopo ustica, bombarderanno con veivoli che vennero confusi con quelli “a stelle e strisce” il centro nucleare ad Osirak, realizzato da chi? Dalla coperazione di Roma e Parigi.

Troppe coincidenze e tante verità confuse. Ipotesi che “sbiadiscono” una versione ufficiale piena di falle.

Il velivolo di linea italiano non è esploso in volo, bensì è stato “silurato”. I soccorsi sono stati ritardati perché non dovevano esserci sopravvissuti.

E coloro che non erano sul volo vennero “silurati” successivamente. In primis i due istruttori che durante l’accaduto erano in volo. I due moriranno in circostanze sospette durante una manifestazione in Germania qualche anno dopo.  Inoltre l’area restò inaccessibile per mesi, ma fu aperta ad un’azienda che operava per conto di Eni che scandagliò ben benino i fondali mentre il Governo Italiano dichiarava impossibile per il momento cercare il relitto.

Secondo un rapporto della Jane’s Defense Weekly Israele è l’unica potenza nucleare in Medio Oriente che possiede da 100 a 300 testate e relativi vettori (missili balistici e da crociera e cacciabombardieri). Secondo stime Sipri, Israele ha prodotto quasi mille chilogrammi di plutonio, e continua a produrne tanto da fabbricare ogni anno 10-15 bombe nucleari. Produce anche trizio, gas radioattivo con cui si assemblano testate neutroniche, che provocano minore contaminazione radioattiva, ma più elevata letalità umana.

Ricordate, queste sono e rimarrano ipotesi. Ma piu ipotesi, che sembrano più credibili della verità ufficiale, sicuramente qualche dubbio lo sollevano.

Il solito saluto

ildonatello

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