Corea del Nord: Cosa sta Succedendo?

Negli ultimi tempi è tornato alla ribalta il problema della Corea del Nord a causa di alcuni test missilistici tenutisi nel Mar del Giappone da parte dell’esercito nordcoreano campeggiato dal suo carismatico leader e capo supremo Kim Jong-Un e alla voce che il 15 Aprile si potrebbero verificare altri lanci di missili per celebrare il 115esimo anniversario della nascita di Kim-Il-Sung, nonno dell’attuale leader asiatico.

Ma è da alcune settimane che la situazione è peggiorata. Dobbiamo preoccuparci? Buona lettura!

L’attuale segretario americano, in visita nel Giappone, aveva dichiarato che l’approccio per rendere inoffensiva la Corea del Nord, tenuto dalle amministrazioni precedenti, aveva fallito miseramente e che nel breve periodo gli americani avrebbero preso provvedimenti. Infatti si è parlato di una preemptive attack, cioè di una guerra che cerchi di anticipare l’offensiva nemica. Qualche giorno fa, come abbiam sentito nei TG, gli americani hanno spostato alcune navi militari, ancorate nei porti di Singapore, verso la Corea del Nord. Ad aumentare il clima di tensione, si è aggiunto il 45esimo Presidente degli USA, Donald Trump che sembrava ancora non avere un’idea precisa della pericolosità della situazione, ma che sembra averla capita dopo aver ricevuto in visitia il leader cinese Xi Jinping.

Tutto ciò però sembra essersi verificato prima che alcune voci su un presunto test nucleare degli Stati Uniti iniziassero a circolare, test per essere pronti ad intervenire se accadesse il peggio. Lo hanno confermato molti media di caratura internazionale, come Agence France-Presse, che hanno riportato alcun dichiarazioni di membri della Casa Bianca su un possibile intevento militare per difendere la “pace”. Di certo, per ora, non si sa ancora nulla. Tutto il mondo sta a guardare l’evolversi della situazione.

Ma come ci si è arrivati a questo punto?

Negli ultimi anni gli USA e il resto delle altre potenze occidentali hanno usato, nei confronti della Corea del Nord, la strategia della “pazienza”, osservando ciò che succedeva, con la convinzione (e la speranza) che il regime nordcoreano si rovesciasse a causa dei problemi tipici dei regimi dittatoriali : l’economia. A causa dei problemi economici prima o poi il nemico sarebbe crollato.

Però finora questo collasso non è mai avvenuto! E la Corea del Nord ne ha passate parecchie eh! La carestia degli anni ’90, due ribaltoni di giuda del Paese, le sanzioni che vanno avanti dal 2006! Eppure il regime ha sempre retto senza dover rinunciare allo sviluppo del suo programma nucleare, anche grazie all’appoggio della Cina, che pur mostrandosi preoccupata della crescente aggressività dei nordocoreani, non sembra ad oggi farsi molti problemi (forse spaventata dalle conseguenze sociali ed economiche in caso di guerra fra le due Coree). Con Kim Jong-un al potere, l’aggressività del Paese è davvero aumentata, così come il numero di test nucleari effettuati: tre test su cinque fra quelli effettuati nella storia della Corea del Nord sono avvenuti da quando Kim Jong-un è salito al potere.

In poche parole, la strategia della pazienza, per ora non sta funzionado e di questo l’USA se ne è accorta. Dunque bisogna prepararsi per cercare di contrastare la crescente aggressività della Corea del Nord. Non è detto, però che prima o poi il regime crollerà per davvero eh!

Le possibili intenzioni degli USA : con l’insediamento di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, il problema della Corea è stato riaperto e allora si è iniziato ad elaborare un piano di invasione dello Stato nordcoreano o di un attacco prima che questo possa dare seguito alle sue minacce. Si è optato per la seconda scelta, più fattibile dal punto di vista strategico.

Secondo la NBC News, gli USA bombarderebbero la Corea se arrivassero delle informazioni da fonti attendibili su un altro possibile test nucleare. Ma sulle possibilità che questo test si verifichi effettivamente, non ci sono molte informazioni. Alcuni giornalisti ritengono che possa verificarsi nel Nord dello Stato, dove furono effettuati quelli del settembre 2016. Ma non ci sono informazioni al riguardo, e quelle che circolano non sono molto affidabili.

Molti credono (me compreso) che un attacco degli USA peggiorerebbe le cose perché provocherebbe inevitabilmente una risposta “nucleare” che coinvolgerebbe gli Stati confinanti (Corea del Sud in primis), provocando l’ennessimo vacillamento (come in Iraq) dell’economia globale. Infatti un attacco coinvolgerebbe le Coree, gli USA, ma anche Cina, Giappone e dintorni (oltre alla NATO).

Per evitare altri guai, gli USA dovrebbero cercare una sorta di collaborazione con la Cina, ma fino ad ora, credo che tale collaborazione sia impossibile a causa della lontananza ideologia dei due colossi economici mondiali.

Secondo i più autorevoli esperti l’unica soluzione sarebbe la via dipolmatica, la lenta e noiosa via delle sanzioni, delle raccomandazioni e della ricerca di un’intesa.

Ma sarà vermamente cosi? A voi le conclusioni!

un saluto e buona giornata

ildonatello