Facciamo Chiarezza in 5 Minuti (Rubrica Settimanale) – Cos’è l’ISIS?

Salve, siamo già arrivati alla terza puntata di questa mia personalissima rubrica che vi cerca di spiegare molto velocemente degli argomenti che si sentono tutti i giorni in tv e voglio ringraziarivi, senza voi lettori il mio blog non avrebbe senso!
Oggi affronteremo un argomento di cui tutti abbiamo sentito parlare : L’ISIS.
Questo è l’acronimo che sta terrorizzando tutto l’Occidente (e non solo).

PUNTATA NUMERO 3 : COS’E’ L’ISIS?

Circa 3 anni fa (precisamente il 29 giugno 2014) veniva dichiarato lo Stato Islamico o lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIL) – oggi noto solo come Stato Islamico, le parole Iraq e Levante sono state eliminate o sostituite con Iraq e Siria ed ecco l’ISIS – che proclamava la creazione di un califfato islamico nei territori della Siria e dell’Iraq. Fu nominato leader di questo gruppo, o “califfo dei musulmani”, Abu Bakr Al-Baghdadi.

COM’E’ NATO QUESTO STATO ISLAMICO? : E’ più o meno la domanda che tutti si pongono. Ovviamente i “complottisti” e le popolazioni irachene dicono che è tutta una finzione degli USA per riportare massicce truppe nel Medio Oriente..ma non tutti la pensano cosi; un autorevole voce dell’Università del Cairo, dice che il terrorismo nasce da un movimento SALAFITA, cioè un movimento che predica il ritorno alla purezza dell’Islam delle origini e professa il ricorso alla guerra santa contro l’Occidente.
Lo Stato Islamico predica ai popoli orientali il ritorno alle origini respingendo le oscenità cristiane e occidentali.

QUANTO E’ GRANDE QUESTO “CALIFFATO”? : Dal punto di vista mediatico sembra che questo “Stato” si estenda per milioni e milioni di Km, ma in realtà le cose sono diverse. Geograficamente si estende da Aleppo (nord della Siria) alla Diyala (Est dell’Iraq), per circa 35 mila Km. Nello Stato Islamico vivono più o meno 6 milioni di persone.

IL LEADER : Non sembra ma il leader Al-Baghdadi è laureato, e ha conseguito un dottorato in studi islamici (questo credo sia evidente eh). Ha già avuto a che fare con la “giustizia”, infatti fu prigioniero di guerra (Guerra di Iraq – in Italia “Operazione Antica Babilonia); cioè fu rinchiuso dagli americani a Camp Bucca e fu rilasciato 4 anni dopo, quando il carcere fu chiuso.
La sua storia inizia nel 2014, quando al suo comando vengono conquistate Mosul, Tikrit e le raffinerie circostanti e saccheggiate case e banche (ed eseguendo esecuzioni sommarie).

L’anno dopo l’esercito iracheno riconquisterà Tikrit e si lancerà verso Mosul.

I MILIZIANI : In totale il loro numero si avvicina ai 30 mila e alcuni di questi provengono dall’Europa Occidentale. Famosi sono i casi di gente che si converte, o musulmani dormienti, che aderiscono alla causa e partono dall’Inghilterra, dalla Francia o da qualunque altro Paese europeo (Italia compresa) per andare in Medio Oriente a combattere. Si stima che in totale gli europei arruolatisi nell’ISIS siano 3000 e il loro numero aumenti pian piano. La loro vita è visibile in parecchi video che trovate sui siti di autorevoli testate giornalistiche, come il Wall Street Journal.

CHI FINANZIA LA LORO GUERRA? : Una guerra per essere combattuta, innanzitutto deve essere finanziata, altrimenti senza soldi, non vi sono rifornimenti, armi e via dicendo..Beh mi dispiace dirlo ma i soldi ci sono, infatti L’ISIS è il gruppo terroristico più ricco al mondo (si parla di 2 o 3 miliardi di dollari!!). Questo perché lo Stato Islamico ha intelligentemente occupato zone petrolifere e ciò gli porta ben 3 milioni di dollari al giorno!  Inoltre possiede altri soldi ottenuti grazie al saccheggio di banche, tesori archeologici e riciclaggio di denaro. Insomma, non si fanno mancare niente!
Poi vi sono altre fonti non ancora chiare: certe donazioni potrebbero anche provenire da Stati confinanti di religione sunnita (Arabia Saudita, Kuwait), per non parlare della Turchia che da un lato tende la mano all’Europa e dall’altra vende armi all’ISIS.

IL TERRORE : Una nuova frontiera del terrorismo è l’uso dei social per trasmettere terrore nella gente; 40 mila sono i tweet che i sostenitori dello Stato Islamico inviano giornalmente; Internet, foto, uso di Youtube e Facebook, l’ISIS usa una sofisticata social media strategy! (che roba!).
Per finanziare lo Stato Islamico vengono anche venduti gadget, riviste e magliette. E la cosa che mi incuriosisce di più è il fatto che questi gingilli si possano trovare ed acquistare anche ad Istanbul.

LE ESECUZIONI : il 19 agosto del 2014 lo Stato Islamico ha pubblicato un video della decapitazione di James Foley, un giornalista statunitense rapito molti anni prima, minacciando di decapitare un altro giornalista (Steven Sotloff). Il boia è Mohamed Emzawui, un informatico cresciuto in Inghilterra. Nel settembre dello stesso anno, Steven Sotloff verrà decapitato, diventando la seconda vittima uccisa in diretta. Molti sono i casi in cui anche bambini partecipano ad esecuzioni da spettatori (o da boia), facendo nutrire ancor più terrore e malinconia a coloro che guardano. I bambini devono essere tenuti lontano dalla violenza!

Le esecuzioni continuano, infatti nel 2014 morirà il primo britannico (Alan Henning) che era un cooperante volontario, e nel 2015 dove verrà giustiziato Peter Kassig, un convertito all’Islam. Diversa sorte è toccata a John Cantilie, diventato il reporter ufficiale dell’ISIS, nel senso che riprende e trasmette ciò che succede nello Stato Islamico.

LA BANDIERA : è una bandiera nera con una scritta bianca (se vi interessa, si può comprare su Ebay) e tra le iscrizioni non ci sono messaggi di odio. Spunta all’occhio la frase : “There is no god but God, Muhammad in the messenger of God”.

MA CHE VUOLE LO STATO ISLAMICO? : Ovviamente l’ISIS non riconosce la Comunità Internazionale e dunque non ha bisogno di costruire uno Stato per essere legittimato nella Comunità Internazionale, tanto meno la sua emanazione orientale. Non è dunque un Al Qaeda 2.0.
Lo Stato Islamico, combatte sul terreno, dimostrando grandi capacità (non come il terrorismo nella guerra di Iraq 2006/2008). Con la differenza, però, che sia in Iraq che in Afghanistan, Al Qaeda era “ospite”. Al Qaeda ha corretto i suoi errori:  si è “costruita un corpo” per agire senza intermediari sul territorio.
Per comprendere meglio :

Lo Stato Islamico è costituito di 3 fattori :
1) L’organizzazione territoriale : serve a giustificare la costituzione del Califfato secondo ciò che diceva Al Zarqawi : Le capitali sono Damasco e Baghdad (le capitali dei due grandi califfati arabi);
2) Reclutamento sul territorio : soldati motivati (come da tradizione), fanatici, indottrinati come meglio non si può e senza nulla da perdere;
3) La nemesi: le fallite rivoluzioni arabe hanno portato ad una “modernizzazione” dei meccanismi rivoluzionari. In poche parole anche loro si son evoluti.

Intanto sul confine turco i Curdi sono gli unici che combattono contro l’ISIS (e contro la Turchia eh), senza ricevere aiuto da parte dell’Occidente (a parte quei raid aerei degli alleati che uccidono più civili che miliziani)..mah..le solite cose inspiegabili!

Continuerò a trattare su quest’argomento.

Un saluto e buona serata!

ildonatello

Se vi siete persi la seconda puntata della rubrica, non disperatevi è qui : http://ildonatello.altervista.org/facciamochiarezzaapologiadifascismo/